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domenica 5 giugno 2016

Recensione: Wolf - Ryan Graudin




Titolo: Wolf
Autrice: Ryan Graudin
Editore: DeAgostini
Prezzo: € 14,90
Ebook: € 6,99


TRAMAÈ il 1956, e l'alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l'impero giapponese governa il mondo. Ogni anno, per ricordare la loro Grande Vittoria, le forze al potere organizzano una gara motociclistica che attraversa i continenti da Berlino a Tokyo. Il premio per il vincitore? Un incontro privato con Adolf Hitler. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per stare ferma a guardare, e i cinque lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state portate via. Ora la resistenza le ha dato una possibilità: vincere la gara, avvicinare Hitler e ucciderlo. Una missione apparentemente impossibile, che Yael è decisa a portare a termine a qualunque costo. Almeno fino a quando un avversario dal fascino irresistibile non entra in gioco...



Cosa ne penso...?


      "Ci fu un tempo, un tempo diverso,
 in cui una ragazza
visse in un regno di morte."
Ci troviamo nel 1956 e il regime del terrore si è esteso in quasi tutto il mondo. La nostra protagonista si chiama Yael che, a seguito di esperimenti a cui è stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di qualsiasi persona.
Ed ha un obiettivo: uccidere Adolf Hitler.
Per farlo deve prendere il posto di Adele Wolfe al tour dell'Asse. Una gara in motocicletta che si tiene ogni anno e che attraversa due capitali: da Berlino a Tokyo. E solo il vincitore ha il diritto ad incontrare il Führer al Ballo del Vincitore. Ma dovrà fare i conti con il fratello gemello di Adele, Felix, disposto a tutto per far uscire incolume la sorella dalla gara. E il Vincitore Luka Löwe, tanto affascinante quanto pericoloso. Naturalmente alcune parti della storia sono state "modificate" per rendere le vicende più realistiche ed emozionanti.


"Il mondo è sbagliato. Sto solo facendo la mia parte per rimetterlo a posto."


Yael non può permettersi distrazioni. Deve, ad ogni costo, vincere la gara e portare a termine la missione. Lei è la ragazza dai mille volti sulle cui spalle poggia un peso mille volte più grande.
Leggendo scopriremo perché Yael ha sul braccio il tatuaggio di cinque lupi, a coprire i numeri incisi anni prima quando era rinchiusa nel campo di concentramento. Ogni lupo le ricorda il passato, una persona a lei cara, ciò che essa ha fatto per lei. E l'inevitabile epilogo, cioè a come li ha persi.

     La Babushka... le aveva dato uno scopo.
La mamma... le aveva dato la vita.
Miriam... le aveva dato la libertà.
Aaron-Klaus... le aveva dato una missione.
Vlad... le aveva dato il dolore.

Quelli erano i nomi che sussurrava al buio.
Quelli erano i pezzi che rimetteva a posto.
Quelli erano i lupi che cavalcava in guerra.


Mesi di addestramento e appostamenti non l'hanno preparata però alla conoscenza di Luka, determinato quanto lei a vincere la gara e anche commettendo atti sleali. Fin da subito Yael nota che Luka non è solo un nazionalsocialista, ma che dentro è molto di più. Che sotto il pedigree e la sua aria sicura di sé si nasconde ben altro. Sentimenti per Adele Wolfe che nessun fascicolo ha mai menzionato, di cui Yael è del tutto ignara ma non indifferente. Vi sembrerà di viaggiare voi stessi insieme a Yael, attraversando vari Stati. Da Praga a Roma, dal Cairo a Baghdad, Da New Delhi a Shanghai.


Lei, la più sola di tutti. La ragazza senza un popolo. 
Senza un volto. 
La ragazza che non era nessuno e che poteva essere chiunque.


Ho apprezzato il modo in cui l'autrice inserisce un personaggio "fantasioso" in un contesto, in un'ambientazione di morte e terrore. Ed è proprio questo personaggio "l'anima del libro". Purtroppo anche al giorno d'oggi uomini e donne sono vittime di pregiudizi razziali. Notiamo tutti i giorni come per esempio un lineamento, una lingua o anche un indumento diverso dal nostro sia oggetto di critiche e denigrazione. 
Come documentato ci sono stati circa quaranta tentativi di assassinare Hitler. Il più noto è la "Congiura del 20 Luglio", soprannominato anche Operazione Valchiria, con esiti non sperati. Come la storia ci insegna molti partigiani pagarono con la vita, con le torture, con il campo di concentramento il loro desiderio di battersi per la libertà del proprio Paese.


Yael si era persa di nuovo. Smarrita in una vita non sua. Intrappolata in sorrisi e storie e segreti e relazioni che non poteva fingere. Per un momento aveva dimenticato chi era.


Il finale lascia molte domande, che sicuramente avranno risposte in un seguito.(che non vedo l'ora di leggere). Un libro avvincente che consiglio a tutti di leggere. Non prettamente storico ma (per chi come ama la storia) del tutto apprezzabile.
Bisogna ricordare ciò che è stato, le azioni terribili che gli uomini hanno commesso, vite innocenti strappate per uno stupido motivo "estetico". Anche se questo libro è opera di fantasia non dimentichiamo che per un certo periodo e in un certo luogo, la storia raccontata, in mondo descritto è stato il nostro e non bisogna dimenticarlo!

5 commenti:

  1. Ciao! Penso che "Wolf" abbia una trama davvero originale e mi intriga parecchio! La tua recensione - molto bella! - mi ha convinto assolutamente che debba finire dritto nella mia libreria, anche perché sono sempre molto interessata a libri ambientati in questo periodo della storia! :)

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    1. Ti ringrazio!!! Te lo consiglio tantissimo! Poi il periodo storico e l'ambiente sono davvero ben descritti! 😊

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  2. Ciao, anche a me è piaciuto parecchio e non vedo l'ora che esca il prossimo per saperne di più! Mi ha preso dall'inizio alla fine, se hai voglia di passare ecco la mia recensione :) http://ilsuonodeilibri.blogspot.it/2016/05/wolf-la-ragazza-che-sfido-il-destino.html

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  3. Ma che bella recensione ^^
    Devo dire che questo libro è stata una bellissima lettura, ma ci sono alcuni particolari che non mi sono piaciuti (trovi la mia recensione qui ): il finale e la dipartita di Luka (comprensibile, ma triste), il sosia di Hitler di cui non ho capito la funzione nel libro (comprensibile anch’esso, ma un po’ fine a sé stesso a mio parere) e i pregiudizi sui ragazzi Giapponesi, tutti spietati, freddi, con un solo obiettivo. Sicuramente c’è un fondo di verità, ma sembrano veramente alieni in confronto ai ragazzi tedeschi o.o.
    Per il resto un bellissimo libro e Yael è un personaggio favoloso *-*.
    Un saluto,
    Rainy

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    1. Ciao! Grazie per il commento. Hai ragione, ci sono alcune parti non molto chiare e situazioni irrisolte che sicuramente troveranno risposta in un seguito. Passo a leggere la tua ☺
      Un bacio,
      Mely

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